MUHAMMAD ISHAQ ABBASI (PAKISTAN)
LA BELLEZZA DELLA NATURA
Una sera d’estate
il mio viso era arido a causa del caldo.
Il pensiero disperso
e sulle palpebre
si era distesa la polvere,
come un velo di cipria.
Le emozioni erano fragili
come il mio cuore.
Raggiunsi la montagna,
in mezzo alla foresta
c’erano alberi di fichi e di prugne.
Sembravano cespugli
tanto fitti erano i rami carichi di frutti.
Erano neri come il mantello della notte.
Mi avvicinai al ramo e raccolsi i frutti.
Li mangiavo mentre il succo cremisi
attraversava la mia gola.
il dolce sapore fu elisir
per il mio corpo e la mia anima.
Il cuculo beccava i frutti dall’albero
e diffondeva nel cielo la melodia del suo canto.
Come in un circo si esibivano le scimmie
e il pavone faceva la ruota
con i suoi maestosi colori.
Ma il tuono squarciò le nubi
e una pioggerellina leggera
cominciò a danzare.
Raccolse i miei pensieri dispersi in bouquet.
Il succo dei frutti era miele
e benedizioni
per il mio cuore deserto.
Adesso le mie guance sono petali di rosa
come se le prugne fossero rose
dentro il loro cuore.
Prima rifiutavo di guardarmi allo specchio
ora che sono sereno
posso ammirare la bellezza del mio viso
riflessa nello specchio.
POESIA DI MUHAMMAD ISHAQ ABBASI -TRADUCE MARIA TERESA LIUZZO.
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