INTERPRETATE E TRADOTTE IN ITALIANO DA MARIA TERESA LIUZZOÂ
Direttore della rivista di cultura internazionale LE Muse (Italia)
Â
MORTE TRA FRATELLIÂ
Dove hai preso quel fucile?Â
PerchÊ questi atti criminosi?Â
Gli spari rimbalzano intorno,Â
il sangue imbratta volti,
strade e pareti.
Come in un mattatoio scende il silenzio dei Morti.Â
Forse è il volere di Dio che ci condanna?Â
Ha deciso che gli Albanesi
non meritano di essere felici?
Tutto ciÃ˛ che accade è voluto dal Cielo?Â
Oppure è il tradimento atavico dell’uomo?Â
Risorgi dalla tomba Kastriot*,Â
porta con te Anton Ãetta**.Â
Convocate un’assemblea
che decida e non permetta
che altro sangue continui a scorrere
su cumuli di cadaveriÂ
come avvenne nel ’97.Â
(Gjin Musa – Roma 1998)Â
Â
AI RIFUGIATI NEL MONDO
Â
Sorgi stella del mattino
che riscaldi la terra,Â
splendi o luna,Â
tu che illumini la notteÂ
dove si specchiano le stelleÂ
e nutri la speranza dei profughi.Â
Â
Chi nei centri di raccolta,Â
chi nelle carceri,Â
chi come un viandante per le strade,Â
ognuno di loro disperatamente invoca Dio:
”Aiutaci o Signore, ovunque Tu sia!”Â
Abbiamo lasciato casa e Patria,Â
abbandonato sorelle e fratelliÂ
tra le lacrime versate
ad ogni abbraccio.Â
Abbiamo salutato madre e padre
col cuore a pezziÂ
nella notte ghiacciata.
Li abbiamo visti sull’uscioÂ
tremare come ombre,Â
con lo sguardo impietrito,
sentivamo il loro respiro affannatoÂ
e letale come uno straleÂ
sfiorarci le spalle.Â
Furono tutti figli del mondo,Â
smarriti come uccelli senza un nido,
abbandonati e tristi
come orfani.Â
Domandavano al silenzio
chi fossero i loro genitoriÂ
e quale fosse il loro Paese!
Â
Gjin Musa – Bruxelles 1994
Â
*Giorgio Kastriota -abile condottiero e diplomatico fu principe d’Albania e re dell’Epiro (Dibra 6 Maggio 1405 – Alessio 17 gennaio 1468)
Â
**Anton Ãetta – Accademico albanese e prof. universitario del Kosovo (Dakovica 3 gennaio 1920 – Pristina 4 novembre 1995)
Â
Entrambi furono grandi patrioti